Egregio dottor Fico,
Scrivo interpretando il sentire delle moltissime persone che sono scese in piazza il 10 novembre a Torino e di quelle ancora più numerose che dialogano tutti i giorni con noi nella piazza virtuale e negli spazi fisici di incontro. Tuttavia, le parole che seguono saranno soltanto mie: ne assumo in toto la responsabilità e le conseguenze.