Dopo circa due mesi di emergenza Coronavirus, nei quali ho vissuto da fortunata in buona salute con un tetto, un letto e il frigo pieno, vorrei condividere ciò che mi fa più paura del virus stesso
Innanzitutto mi fanno paura le limitazioni alla libertà personale ed il modo acritico con il quale vengono generalmente accettate. Non è tanto l'imposizione di distanziamento sociale resa necessaria dal dilagare della malattia, quanto la supina accettazione di ingerenze nella nostra vita privata. Mi pare che imposizioni come le uscite a meno di 200 m da casa, oppure le visite solo ai congiunti, oppure ancora attività motoria ma non ricreativa, siano modi di erodere la libertà personale.