Auguro a Torino che il 2021 sia un anno di rottura, in cui noi Torinesi impariamo a rompere. Dobbiamo prima di tutto rompere gli indugi, aver coraggio per guardare lontano, farci un'idea chiara della città che vogliamo e quali progetti vogliamo realizzare per dire finalmente: "Esageruma!"
Dobbiamo rompere gli schemi che troppo a lungo hanno governato le dinamiche politiche, le caste e i salotti di questa città. Dobbiamo smettere di guardare le differenze ideologiche o fare guerre di posizione. Ora dobbiamo fare squadra e concentrarci su progetti comuni, perché il nemico questa volta non è la destra di turno, ma è il mostro della povertà e della disgregazione sociale.
Dobbiamo poi rompere il soffitto di cristallo che tiene ancora le donne relegate a posizioni minori e i giovani lontani dalle responsabilità. Torino sia città aperta a chiunque vuole farsi avanti e impegnarsi, senza distinzione di genere, età o colore della pelle.
Infine, auguro a tutti i Torinesi, di smettere di dire "non mi oso" o "non vorrei disturbare", ma di imparare a farsi avanti e, soprattutto quando si trovano in contesti nazionali o internazionali, di imparare a rompere le balle.
Auguri a Torino e a tutti i Torinesi!
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