Pubblicata su Specchio del Tempi e sulle Lettere al Corriere
Domenica ho fatto una lunga passeggiata lungo il Po per arrivare fino a San Mauro attraversando il Parco del Meisino. È proprio un bellissimo parco, arricchito da alberi alti e folti, sentiero molto piacevole e spettacolari vedute del fiume, anzi dei fiumi, visto che si attraversano ben due confluenze, della Dora e della Stura.
Siamo molto fortunati, a Torino, ad avere un posto del genere, peccato che non riusciamo a valorizzarlo come meriterebbe e come meriterebbero cittadini e visitatori.
Infatti, l'erba è alta (forse per rispettare la biodiversità?), molte panchine sono rotte, muri e muretti sono imbrattati. Non ci sono aree attrezzate in cui far giocare i bambini o fare ginnastica o anche solo sdraiarsi per un picnic. Poi, per tutto il lungo percorso non c'è un punto di ristoro né un gabinetto.
Ho letto che è stato avviato un progetto finanziato dal PNRR per costruire un "Centro per l’educazione sportiva e ambientale Meisino", ma non sono ben riuscita a capire quando sarà completato (ho letto genericamente che avrà durata di quindici mesi). In compenso, ho visto nel parco molte scritte di protesta contro questo progetto, perché i Noqualcosa (sempre gli stessi) non mancano mai.
Intanto al Meisino non si può fare nemmeno un bisognino.
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