Auguro a Torino che il 2021 sia un anno di rottura, in cui noi Torinesi impariamo a rompere. Dobbiamo prima di tutto rompere gli indugi, aver coraggio per guardare lontano, farci un'idea chiara della città che vogliamo e quali progetti vogliamo realizzare per dire finalmente: "Esageruma!"
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martedì 22 dicembre 2020
lunedì 7 dicembre 2020
I bisogni dei cittadini
Un appello alla Sindaca
Cara Sindaca,
Immagino che, data la carica istituzionale che ricopre e le emergenze di questo periodo, Lei sia inondata di richieste di ogni genere, ma mi permetto di aggiungere questa mia, certa di esprimere una necessità condivisa da migliaia di cittadine e cittadini. Faccia installare dei gabinetti pubblici, la prego!
venerdì 14 agosto 2020
Alte note poco note
Trovandomi in Alta Valsusa, oggi sono andata ad assistere ad un bellissimo concerto del Quintetto Mozart a Clavière, suonato da professionisti di ottimo livello. L'ho fatto perché un'amica zelante, frequentatrice di Uffici del Turismo, si era procurata il calendario dei concerti Alte Note e mi ha invitata ad andare con lei.
mercoledì 10 giugno 2020
La torta
Non cucino spesso e raramente faccio i dolci, ma la scorsa settimana avevo degli avanzi di pane e qualche mela avvizzita, così ho preparato una torta e ne ho portata a metà a mio figlio.
Ieri sera ho ascoltato Carlo che raccontava al suo bambino e a noi di aver portato aiuto ad un povero ragazzo senza tetto trovato vicino a casa sua. Sotto i portici di piazza Statuto sono molti i poveretti che dormono per la strada, ma questo ragazzo del Ghana di soli 26 anni gli ha fatto particolarmente pena.
sabato 30 maggio 2020
Homo hominis virus
Ringrazio l'amica che oggi mi ha abbracciato perché, appena ha capito la mia gioia di rivederla, non ha esitato che un attimo prima di buttarmi le braccia al collo.
Un gesto così spontaneo era normale fino a tre mesi mesi fa, quando ancora avevamo ben presente che abbracciarsi è il primo modo per riconoscersi tra umani che si vogliono un po' bene. È il modo per annusarsi ed affermare che siamo tutti della stessa razza, che viaggiamo tutti nella stessa nave, forse che siamo insieme sullo stesso precipizio.
giovedì 7 maggio 2020
Facce
giovedì 30 aprile 2020
Piu paura del virus
Dopo circa due mesi di emergenza Coronavirus, nei quali ho vissuto da fortunata in buona salute con un tetto, un letto e il frigo pieno, vorrei condividere ciò che mi fa più paura del virus stesso
Innanzitutto mi fanno paura le limitazioni alla libertà personale ed il modo acritico con il quale vengono generalmente accettate. Non è tanto l'imposizione di distanziamento sociale resa necessaria dal dilagare della malattia, quanto la supina accettazione di ingerenze nella nostra vita privata. Mi pare che imposizioni come le uscite a meno di 200 m da casa, oppure le visite solo ai congiunti, oppure ancora attività motoria ma non ricreativa, siano modi di erodere la libertà personale.
giovedì 9 aprile 2020
Candeline
Non posso ricordare che pochi flash o forse film che mi sono fatta da sola. Mi dicono che fossi testarda e puntassi i piedi per ottenere quel che volevo. Per uscire mi facevano mettere il paltò e le odiate scarpe alte adatte ai bambini. Guardavo il Maestro Manzi e imparavo a scrivere ricopiando quel che trovavo in casa, come i titoli dei giornali e le agende con le scritte grosse. Sognavo - questo lo ricordo bene - di compiere presto quattro anni per essere grande davvero.
lunedì 30 marzo 2020
Un vaccino per l'Europa
La pandemia che si è abbattuta su tutti noi sconvolgerà non solo l'economia mondiale, ma gli assetti geopolitici ed i rapporti di forza tra le potenze. Uno dei fattori che maggiormente influiranno su questi equilibri sarà il possesso di un vaccino, l'unica soluzione per combattere questa malattia a lungo termine. Molti nel mondo hanno intrapreso iniziative per lo sviluppo del vaccino, con forte prevalenza dello stato cinese e delle grandi multinazionali farmaceutiche.
lunedì 16 marzo 2020
La pipì
Tema
Descrivi una situazione in cui ti sei sentita in imbarazzo.Svolgimento
Sono arrivata in questa scuola direttamente in terza, prima ero alla Montessori, dove i miei genitori mi avevano mandata per farmi saltare un anno. Infatti, a quattro anni ero una rompiballe capace di leggere e scrivere, così avevano deciso di mandarmi a scuola "un anno avanti", etichetta che temo mi resterà per sempre.venerdì 21 febbraio 2020
Un'alpino
Al di là dell'orientamento sessuale, ognuno di noi mescola dentro di sé caratteri femminili e maschili in misura più o meno accentuata. Questo mélange ha il suo fascino perché rende ogni persona unica e preziosa.