Leggo con grande dispiacere la vicenda dei 54 lavoratori di alto livello professionale licenziati dalla società Cerence AI, che ha deciso di non puntare sulla sede di Torino per i suoi prossimi sviluppi industriali nel campo dell'intelligenza artificiale a supporto dell'autoveicolo. Sono molto dispiaciuta e desidero esprimere solidarietà a queste persone e alle loro famiglie, anche perché la ricollocazione dei loro profili professionali sul mercato torinese sarà probabilmente assai difficoltosa a causa della profonda crisi che ha travolto l'industria automobilistica.