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giovedì 6 giugno 2013

A mia mamma

Mia mamma aveva 82 anni, godeva di perfetta salute, era vitale, spiritosa e aiutava tutti. Se n'è andata improvvisamente, di notte, dopo aver passato una serata in casa fumando Nazionali Esportazione senza filtro, mangiando caramelle e facendo la Settimana Enigmistica. E' stata la "morte del giusto" che avrebbe voluto e che si è pienamente meritata.
Al suo funerale civile, prima di vederla scomparire dietro la tenda del Tempio Crematorio, ho letto queste parole.



Mamma, Lina, Nonna, aiutaci a continuare a vivere.

Hai capito le nostre difficoltà e ci hai aiutati sempre, senza bisogno che te lo chiedessimo.
Ci hai insegnato a sopportare il dolore, sapendo che prima o poi passerà, e che la vita non è sofferenza.
Sei vissuta con gli altri e per gli altri, senza dirlo però.
Hai provato pena per molti, mai vendetta.

Grazie per essere stata con noi.
Grazie per averci portato a Varigotti.
Grazie per averci mandato al liceo classico, ma averci sempre detto che si può vivere benissimo senza Manzoni.
Grazie per aver insegnato ai nostri bambini a bere dal bicchiere e a giocare a carte.
Grazie per aver buttato via tutto ciò che è inutile. Sono veramente poche le cose che vale la pena tenere "per ricordo".

Da te abbiamo imparato che le caramelle sono ingrediente fondamentale per una mente sana. Meglio averne sempre qualcuna nella borsa.
Da te abbiamo imparato che risolvere gli incroci obbligati nutre l'autostima e aiuta a non diventare ignoranti.
Da te abbiamo imparato che con la casa pulita e i vestiti in ordine si può affrontare qualunque situazione.

Anche stamattina abbiamo rassettato e ci siamo preparati con cura.
Diventa immortale chi non ha paura di morire.

Ciao, mamma, troverai qualcuno con cui chiacchierare.




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