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venerdì 29 agosto 2025

Prima pagina

Come ogni giorno anche stamattina venerdì 29 agosto, subito dopo aver aperto gli occhi, ho aperto il Corriere e subito sono stata colpita dal fascino insuperabile di George Clooney (quale signora non lo sarebbe?) alla Mostra del Cinema di Venezia. Soltanto un momento dopo ho letto il titolo del bombardamento russo su Kiev, che ha ucciso più di 20 persone e colpito la sede dell'Unione Europea.

Passando poi all'edizione locale della mia città, la mia attenzione è stata immediatamente attratta dalla ripresa delle attività culturali torinesi a settembre, notizia che fa da padrona in prima pagina, occupando poi interamente anche la seconda e la terza. Soltanto in un piccolo riquadro della prima pagina ho poi visto la notizia, ripresa  in un articoletto di pagina 5, che riguarda gli ammortizzatori sociali per 2297 lavoratori di Mirafiori nei prossimi sei mesi.

Con il massimo rispetto per ogni forma di cultura e con la consapevolezza che cinema, musica e danza possono anche dare visibilità nazionale e internazionale con conseguenti ricadute economiche, tuttavia ho avvertito una sproporzione con la tragedia della guerra e la disperazione di chi perde il lavoro.

Nel primo caso, l'impressione è che c'è la guerra, ma, già che siamo soltanto spettatori, vabbè godiamoci gli attori in passerella. Nel caso della cronaca cittadina, invece, mi chiedevo quanti dei lavoratori a rischio e delle loro famiglie costrette a duri sacrifici potessero partecipare ad un festival musicale che si dichiara paladino della "democrazia dell'ascolto".

Non Le pare che viviamo in mondi sempre più spaccati e staccati, incapaci di comunicare aiutandosi tra di loro? Non Le pare che stiamo perdendo il senso della misura quando attribuiamo la stessa (o anche maggiore) attenzione a fenomeni importanti per società che hanno raggiunto il benessere, ma del tutto secondari per le sempre più numerose persone che non riescono nemmeno a soddisfare i bisogni primari come la sicurezza e la fame?


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