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mercoledì 12 giugno 2013

Sostiene Giacomo

Giacomo ha cinque anni, una famiglia libera di pensiero e una sorella nuova nuova. Riporto qui alcune sue affermazioni, fatte per lo più a me o a me riferite, che mi hanno colpita e mi hanno suggerito modi diversi di vedere il mondo, senza dare nulla per scontato.

Torna dalla gita scolastica in Maremma e mi racconta che ha visto la torre di Pisa. Io gli chiedo:"Era dritta?". Lui: "Un po' storta ma non tanto e se la guardi così (piega il capo su un lato), allora non è più storta".
Morale: guarda le cose dal lato giusto e tutto avrà un senso.



Dopo la nascita di Margherita dice alla sua maestra: "Lo sai che mia sorella ha il mio stesso papà e la mia stessa mamma?"
Morale: per capire come va il mondo meglio togliere che aggiungere. Ci facevamo tanti problemi pensando a che cosa avremmo dovuto aggiungere per spiegargli che ci sono sorelle di tipo diverso, anche con padri e madri diverse e variamente combinati. Lui si è limitato a togliere l'assunto che le sorelle debbano avere esattamente gli stessi genitori ed ha risolto tutto.

Appena nata Margherita, mi chiama al telefono: "Nonna, stanotte è nata Margherita. Io dormivo, ma papà e mamma erano svegli. Quando mi sono svegliato, sono andato da mamma e l'ho trovata"
"Mamma, mi hai fatto proprio una bella sorella!"
"Siamo una bella famiglia"
"Tanti tanti anni fa, quando ero piccolo ...."
La famiglia innanzitutto...

Cate dice a Giacomo che va a lavorare e lui: "Lavori con la ruspa?"
"Mia mamma mi insegna tante parole"
"Mamma, quando tu vai via, io piangio"
Mentre Cate è andata a Torino e Giacomo pranza solo con me a Sestriere, si ferma a guardarmi e mi chiede: "Tu ce l'hai la mamma?" 
Quando siamo in montagna lontano da sua mamma, le giornate si contano con l'unità di misura delle nanne. Un giorno, verso mezzogiorno, Giacomo mi chiede quando ritorna la mamma. Io gli rispondo: "La mamma arriva dopo una nanna". Lui:"Andiamo a nanna?"
Di mamma ce n'è una sola.

"Sono contento di questa nonna Gio".
A me mentre mangia: "Buona questa minestra, l'hai fatta tu?"
In montagna d'estate appena sveglio: "Che bella giornata! Sei contenta che andiamo a raccogliere i mirtilli?"
A me che lo accompagno a sciare in una delle ultime giornate di sci della stagione, mentre Caterina era a fine gravidanza: "Quando mia mamma torna magra, viene a sciare con me e tu porti Margherita in carrozzina". 
Se non c'è la mamma, anche una nonna può servire, ma poi torni al suo posto.

"Lo sai che non sono mai andato al cinema da solo? Vado al cinema coi miei amici".
Quando la famiglia non c'è, gli amici vanno benissimo.

Giacomo:"Chi prepara da mangiare per la Muma?"
Io: "Se ne fa da sola"
Giacomo: "Ne prepara anche per i suoi bambini?"
Io: "La Muma non ha bambini"
Giacomo: "Allora chi le fa compagnia?"
Difficile capire chi vive solo, senza una famiglia.

Tornato da sciare con la maestra, gli chiedo: "Hai sciato bene oggi." Lui:"Sì, molto".
Morale: Meglio essere consci dei propri successi e mai buttarsi giù.

Sciando: "Tu, nonna, non cadi mai?"
Io gli dico che siamo in un punto difficile e lui: "Difficile per me".
"Gli scarponi li sgancio io perchè sono miei"
Quando era abbastanza piccolo, salendo in auto gli chiedo: "Ce la fai da solo o hai bisogno di aiuto?". Lui mi risponde: "Magari mi guardi!"
Morale: grazie per la fiducia accordatami, ma non mi lasciate proprio solo!

A proposito di calcio: "Stanotte ho sognato che mi allenava Antonio Conte"
Mi ha fatto vedere la sua borsa da calcio, enorme per la sua statura. Mi ha detto che lui è il più piccolo, ma si veste tutto da solo, poi si fa legare le scarpe dal mister.
"I miei amici mi diciono che sono piccolo, ma io sono grande, vero?" 
Morale: è la statura morale quella che conta.

Dopo avere avuto un incidente in motorino con il nonno Gigi ed essersi presi tutti un bello spavento: "Sono andato sulla macchina della Polizia, ma non da ladro".
Morale: anche nelle esperienze più dure c'è qualche lato interessante.

"A Capraia ci sono le capre? Alla Gallinara ci sono le galline?"
Morale: ma come cavolo danno i nomi alle isole?

Mangia Nutella sporcandosi tutte le guance e, quando lo sgrido, mi risponde: "Così ho la faccia nera come Balotelli!!"
Giocare bene a calcio è più importante del colore della pelle.

"Tu parli inglese? Parli francese? Parli tedesco?"
Dal medico dice qualche parole in inglese. Il medico: "Che bravo! Parli inglese." Giacomo: "Sì, ma parlo anche italiano". 
"La bandiera Canadian è stupenda!"
Canta sull'aria dell'inno di Mameli: "Fratelli Canadian".
Morale: una patria ci vuole, due sono anche meglio.

A Fabri, mostrando una costruzione fatta con il Lego: "Ti ho fatto un aereo per andare a Roma!"
"Mi fai vedere la Pimpa alla tele?". Io: "No, adesso non c'è". Giacomo: "Allora fammela vedere sul computer che lì c'è sempre!"
Giocando con l'iPad della Canadian baby sitter: "Cathy mi ha scaricato delle application per toddlers"
Quando gli racconto un episodio, Giacomo mi chiede: " E' vero? C'è anche sull'iPad"?
La tecnologia non ha segreti e dice sempre la verità.

"Tu chi sei di Hansel e Gretel?"
"Tu chi sei della Carica dei 101? Io sono Lucky"
 Morale: facciamo finta che le favole siano vere...

"Vieni a giocare a gol?" E io: "Possiamo giocare a un altro gioco?" Giacomo: "A palla!"
Al telefono: "Io sto dormendo mentre guardo Toy Story. E tu, che cosa stai facendo?"
Giacomo: "Ho preso l'aereo che mi ha portato a Torino". Io: "Dov'eri prima?" Giacomo: "In aereo!"
"L'acqua va via se la lavi?"
Si intuisce che la logica classica lascia quesiti irrisolti. L'ultima sembra un'osservazione di Bertrand Russell.  

Quando era un po' più piccolo...
"Robin Hood ruba ai ricci per dare ai poveri"

"Ci sono amici e namici"
"Io ho due O, ma non sono vicine perchè in mezzo c'è la M"
"Ho due cani, uno è più maschio, l'altro è più femmina"
"A casa ho un cane fatto di pupazzo"

Prendo il temperino per fare la punta alle matite. Giacomo: "Vai a punturarle?"
A casa di mia mamma prende pennarelli e materiali da disegno, ma esita nel disporli sul tavolo e dice: "Tu, nonna, non ce l'hai una tovaglia per non sporcare? Mia mamma mi mette sempre una tovaglia per non sporcare".

Io: "Domani andiamo a fare un picnic". Giacomo: "Punge?"

"Io mi ho tolto la maglietta da solo e sono stato tutto nudo"
"Adesso non si gioca, si fa clean up!"
A mia mamma: "Mettiti i cocchiali e legghimi i libri"
"Viva la pasta al pesto" sull'aria di Vivalapappacolpomodoro
Picnic in montagna, un amico tira fuori una tavoletta e dice:"Chi vuole  il cioccolato?". Giacomo piccolissimo, che non ha quasi mai pronunciato parola fino a quel momento, si alza di scatto e dice: "Io io tato tato".
Morale: la parola serve a raggiungere uno scopo preciso


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